Io non temerò, dice la Chiesa di Dio…
Pur vedendo ammassarsi grandi e scure nubi all’orizzonte, pur se la tempesta giungesse e mi cingesse in una morsa; anche di fronte al nemico, a schiere di eserciti, a folle di oppositori.
Non devo temere i terrori della notte né freccia che vola di giorno – mi viene detto – perché mille cadranno al mio fianco ma nulla mi colpirà.
Nell’esilio, nel lutto, nel giudizio, nella solitudine, nell’abbandono, attraversando una valle oscura, non avrò paura perché Dio è con me.
Innumerevoli volte Dio mi parla e mi dice di non temere e io mi fido di lui, gli credo. La mia forza sta nella roccia su cui è costruita la mia esistenza, sul sangue dei martiri che irriga il mio tronco, sul sacrificio dei santi che ogni giorno muoiono per me, donando linfa ai miei rami, perciò, nonostante il mondo sembri andare a rotoli e tutti, sgomenti, parlino di una mia prossima fine, io rimango in vita, per sempre, attraverso i secoli e le generazioni, oltre le guerre e le dinastie, al di là dei giorni e delle notti, fino alla fine dei tempi.
La mia non è la forza del singolo ed ogni mio membro sa che egli è intimamente legato al Maestro che mi ha fondata, ma anche ai suoi fratelli che sono parte di me. Per questo vado avanti, perché sono fatta non solo di carne e sangue, ma dello Spirito di Dio.
Io mi servo dei deboli per sconfiggere la forza dei prepotenti, degli umili per far breccia nei cuori dei superbi, dei vecchi per ringiovanire il cuore dei ragazzi e dei giovani per suscitare tenerezza in chi è ormai alla fine della vita. Io sono universale ed unica, santa ma peccatrice perché così sono stata voluta. I miei pensieri non sono i pensieri del mondo e le mie vie non sono le vie degli uomini. In questo mondo, io rappresento un altro potere, quello vero, eppure sono piegata, prostrata, flagellata e penitente, come lo è stato colui che mi ha creata.
Risorgo dalle mie ceneri come una fenice, solco i mari come una grande nave, risalgo i fiumi e scalo le montagne e questa è sempre stata la mia vocazione, mia croce e mia delizia.
Io sono la Chiesa di Cristo e su di me le tenebre non prevarranno, non finché ci saranno anche solo due persone che, unite, pregheranno il mio Signore e diranno: “Eccomi, io vengo per fare la tua volontà”.
Sono orgoglioso e grato di far parte di questa Chiesa.