Ebreo errante

Rieccomi a scrivere dopo un periodo di vacanza dal lavoro, dal computer, da internet e dalla città. Come ogni anno, trascorro le festività natalizie nel profondo sud, dove non esistono autostrade, né aeroporti, né stazioni ferroviarie, né turisti, né luci sfavillanti, né rumori, né clamori. Tutto appare lontano e distante, la notte è più scura, …

Haiti piange

(scritto dopo il terremoto di Haiti) Come le madri la notte della strage degli innocenti, come le donne giudee discendenti di Rachele e Giacobbe, Haiti piange i suoi figli e non vuole essere consolata, giacché essi non sono più. Io, invece, sono ancora qui. E’ notte e mi chiedo il perché. Perché sono ancora vivo? …

La casa del pane

Stamattina, appena svegliatomi, sentivo il bisogno di un buon pezzo di pane... Non di rosette, di panini all'olio, al latte, alle patate, di pancarré o di surrogati vari cui siamo abituati nelle nostre città. No, avevo voglia di pane genuino, quello delle mie parti, tipo pugliese: croccante fuori e morbido dentro, magari con un po' …