Rieccomi a scrivere dopo un periodo di vacanza dal lavoro, dal computer, da internet e dalla città. Come ogni anno, trascorro le festività natalizie nel profondo sud, dove non esistono autostrade, né aeroporti, né stazioni ferroviarie, né turisti, né luci sfavillanti, né rumori, né clamori. Tutto appare lontano e distante, la notte è più scura, …
Lettera di un Abramo del 2011 al suo bambino
Caro figlio, Anche se non sei ancora venuto al mondo, ti scrivo questa lettera perché mi è stato annunciato che un bambino nascerà per me, mi sarà donato un figlio. All'inizio non ci credevo e ho riso. Poi l'incredulità ha lasciato spazio alla speranza e la speranza alla fede. Prima di dirti ciò che vorrei, …
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Haiti piange
(scritto dopo il terremoto di Haiti) Come le madri la notte della strage degli innocenti, come le donne giudee discendenti di Rachele e Giacobbe, Haiti piange i suoi figli e non vuole essere consolata, giacché essi non sono più. Io, invece, sono ancora qui. E’ notte e mi chiedo il perché. Perché sono ancora vivo? …
La casa del pane
Stamattina, appena svegliatomi, sentivo il bisogno di un buon pezzo di pane... Non di rosette, di panini all'olio, al latte, alle patate, di pancarré o di surrogati vari cui siamo abituati nelle nostre città. No, avevo voglia di pane genuino, quello delle mie parti, tipo pugliese: croccante fuori e morbido dentro, magari con un po' …
Le Metamorfosi Globali
(piccolo racconto scritto dopo la vittoria dell'Italia sulla Francia ai Mondiali del 2006. Dedicato a Zidane e a Sarkozy) In un tempo lontano, prima che il mondo diventasse quello che oggi è, e prima che gli uomini ne divenissero i padroni, la terra ed il mare si confondevano l’una con l’altro e tutto il creato …